Giovedì 31 gennaio 2019 durante i lavori dell’Assemblea generale della Fiom Cgil di Padova è stata confermata per altri 4 anni, con il 98% dei consensi (67 voti favorevoli su 68 aventi diritto presenti), la Segreteria provinciale, proposta dal Segretario Generale Loris Scarpa, composta da Gianluca Badoer, Marco Distefano, Fabio Pozzerle e Anna Zanoni.
La Segreteria eletta si impegna a continuare il lavoro svolto negli scorsi 4 anni tutelando e rappresentando le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della provincia di Padova sui temi della difesa dei diritti e del lavoro, della salute e della sicurezza con un’attenzione sempre vigile verso le questioni di carattere provinciale, regionale e nazionale nel pieno rispetto dei valori dell’organizzazione di cui fa parte: antifascismo, solidarietà e uguaglianza.
Il prossimo passaggio sarà l’allargamento della Segreteria, com’è già tradizione per la Fiom di Padova, ai delegati e alle delegate, nel pieno spirito dell’ultimo Congresso, che ha come obbiettivo rafforzare il rapporto diretto fra rappresentati e rappresentanti in un’ottica di collegialità e partecipazione.
18 Gen2019
FIM FIOM UILM: NON STIAMO A GUARDARE!
Il 15 gennaio il ventunesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno si è contato in provincia di Padova. Georgev non è tornato a casa! Il 16 gennaio Perić ha perso due dita lavorando!
Dopo la morte di un lavoratore, l’infortunio grave di un altro!
Fino a quando dovremo contare lavoratori morti, invalidi o malati a causa del lavoro?!
Vogliamo sicurezza VERA che non si fermi alle sole normative, agli obblighi e alle sanzioni per i lavoratori!!
Vogliamo un Paese in cui andare a lavorare non sia più come andare in guerra, svegliarsi la mattina, andare al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa dai propri famigliari alla sera.
Non vogliamo abituarci a questa condizione e non permettiamo che possa essere una possibilità o un rischio calcolato restare feriti o uccisi mentre siamo sul posto di lavoro. Non siamo “danni collaterali”!
Rivendichiamo nei confronti delle Istituzioni locali e della Regione Veneto di rispettare gli impegni presi e di riconoscere che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è la vera priorità di questo Paese.
Gli ispettori dello Spisal e del lavoro sono un bene primario che va potenziato e messo nelle condizioni di lavorare per il bene dei lavoratori e di punire quelle aziende che ritengono la sicurezza un costo e non un investimento.
Tutti i partiti politici e il governo devono rivedere le politiche nazionali sui finanziamenti alla sicurezza, considerato che nella legge di bilancio 2019 vi è stata un’importante riduzione delle risorse già limitate e precarie ad essa dedicate.
È necessario alzare i livelli di guardia e attivarsi TUTTI con i rispettivi compiti e responsabilità, serve che le nuove tecnologie siano utilizzate non per aumentare i soli profitti ma per far sì che i processi produttivi siano compatibili con le persone e non il contrario.
Colpire un lavoratore è come colpirli tutti, per questo i metalmeccanici troveranno il modo di stare vicini ai colleghi colpiti e alle loro famiglie.
Dopo la morte di un lavoratore, l’infortunio grave di un altro!
Fino a quando dovremo contare lavoratori morti, invalidi o malati a causa del lavoro?!
Vogliamo sicurezza VERA che non si fermi alle sole normative, agli obblighi e alle sanzioni per i lavoratori!!
Vogliamo un Paese in cui andare a lavorare non sia più come andare in guerra, svegliarsi la mattina, andare al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa dai propri famigliari alla sera.
Non vogliamo abituarci a questa condizione e non permettiamo che possa essere una possibilità o un rischio calcolato restare feriti o uccisi mentre siamo sul posto di lavoro. Non siamo “danni collaterali”!
Rivendichiamo nei confronti delle Istituzioni locali e della Regione Veneto di rispettare gli impegni presi e di riconoscere che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è la vera priorità di questo Paese.
Gli ispettori dello Spisal e del lavoro sono un bene primario che va potenziato e messo nelle condizioni di lavorare per il bene dei lavoratori e di punire quelle aziende che ritengono la sicurezza un costo e non un investimento.
Tutti i partiti politici e il governo devono rivedere le politiche nazionali sui finanziamenti alla sicurezza, considerato che nella legge di bilancio 2019 vi è stata un’importante riduzione delle risorse già limitate e precarie ad essa dedicate.
È necessario alzare i livelli di guardia e attivarsi TUTTI con i rispettivi compiti e responsabilità, serve che le nuove tecnologie siano utilizzate non per aumentare i soli profitti ma per far sì che i processi produttivi siano compatibili con le persone e non il contrario.
Colpire un lavoratore è come colpirli tutti, per questo i metalmeccanici troveranno il modo di stare vicini ai colleghi colpiti e alle loro famiglie.
Fim Fiom Uilm di Padova indicono
4 ore di sciopero da farsi durante il mese di febbraio
con iniziative visibili e forti, con modalità stabilite dalle RSU nelle rispettive aziende.
Inoltre, nel mese di febbraio, partirà una campagna straordinaria di assemblee
in tutti i luoghi di lavoro dal titolo “O ti fermi o muori”.
Nei prossimi giorni sarà definita la data di
un’assemblea generale di tutti i delegati sindacali metalmeccanici della provincia di Padova.
un’assemblea generale di tutti i delegati sindacali metalmeccanici della provincia di Padova.
Nei prossimi giorni verranno messe in campo tutte le iniziative e mezzi
per organizzare la partecipazione alla
Manifestazione Nazionale del 9 febbraio 2019 a Roma
indetta da CGIL, CISL e UIL
contro la legge di stabilità voluta dal governo a spese dei lavoratori.
FIM – FIOM – UILM Padova
Padova, 18/01/2019
Padova, 18/01/2019
17 Gen2019
I lavoratori della Ferrau chiedono più sicurezza
Ferrau: i lavoratori in assemblea proclamano 4 ore di sciopero e richiedono un check-up di sicurezza generale per tornare a produrre
I lavoratori sono stati tutta la mattina di giovedì in assemblea per parlare insieme dell’accaduto e per recuperare un’anima collettiva che si è frantumata il giorno della tragedia.
I lavoratori esprimono la loro vicinanza alla moglie di Georgiev e ai loro compagni che hanno perso il padre così tragicamente.
“C’è una sostanziale volontà da parte dei lavoratori e della Fiom di modificare l’approccio al tema sicurezza in Ferrau, perché a prescindere da quello che è successo è da tempo che la RSU e la Fiom sollevavano il problema della sicurezza in azienda” ha detto Fabio Pozzerle della segreteria della Fiom Cgil di Padova.
Sono state proclamate 4 ore di sciopero per il pomeriggio del 17 ed è stato chiesto all’azienda che il 18 mattina venga fatta una verifica puntuale delle attrezzature, per controllare lo stato di ogni macchina prima di ripartire con la produzione.
I lavoratori vogliono poter lavorare, ma sentendosi in un posto sicuro.
I lavoratori sono stati tutta la mattina di giovedì in assemblea per parlare insieme dell’accaduto e per recuperare un’anima collettiva che si è frantumata il giorno della tragedia.
I lavoratori esprimono la loro vicinanza alla moglie di Georgiev e ai loro compagni che hanno perso il padre così tragicamente.
“C’è una sostanziale volontà da parte dei lavoratori e della Fiom di modificare l’approccio al tema sicurezza in Ferrau, perché a prescindere da quello che è successo è da tempo che la RSU e la Fiom sollevavano il problema della sicurezza in azienda” ha detto Fabio Pozzerle della segreteria della Fiom Cgil di Padova.
Sono state proclamate 4 ore di sciopero per il pomeriggio del 17 ed è stato chiesto all’azienda che il 18 mattina venga fatta una verifica puntuale delle attrezzature, per controllare lo stato di ogni macchina prima di ripartire con la produzione.
I lavoratori vogliono poter lavorare, ma sentendosi in un posto sicuro.
17 Gen2019
CHIEDIAMO RISPETTO! NON È POSSIBILE CHE VENGA PUBBLICATO SULLA CARTA STAMPATA L’INDIRIZZO DI UN LAVORATORE!
Ieri sulla carta stampata è comparso l’indirizzo di casa di Georgiev Peycho, l’operaio deceduto dopo l’incidente che l’ha tragicamente coinvolto alla Ferrau di Selvazzano.
Riteniamo indecoroso e irrispettoso per la famiglia e per la persona deceduta che i suoi dati personali vengano sbandierati ai quattro venti. Non è possibile che pur di far notizia venga meno il rispetto per il dolore dei famigliari e per la vittima. Chiediamo agli organi di stampa attenzione e discrezione. E se la famiglia vorrà procedere per vie legali avrà tutto il nostro appoggio.
La Fiom-Cgil di Padova
Padova, 17 gennaio 2018
16 Gen2019
Incidente oggi alle Fonderie Zen: ferito un operaio
Alle 6.40 di mercoledì 16 gennaio 2019 durante il suo turno Perić Slavisa, un operaio addetto alla granigliatrice di 65 anni, dipendente delle Fonderie Zen di Padova dal 2005, ha avuto un incidente sul lavoro ed è stato portato d’urgenza in ospedale dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per tentare di salvargli le dita della mano. Purtroppo però l'operaio ha perso due dita della mano sinistra.
Loris Scarpa, segretario generale della Fiom di Padova: “Quella della granigliatrice è una postazione usurante già segnalata all’azienda da tempo, vista anche l’età dell’operaio, ma purtroppo si è dovuti arrivare a questo incidente. Non è possibile che non passi giorno senza morti e feriti sul lavoro. Nei prossimi giorni, assieme alle altre organizzazione sindacali, valuteremo le iniziative locali da intraprendere per ridare dignità ai lavoratori nei confronti delle Aziende e della Regione Veneto, che non sta adempiendo agli impegni presi l’anno scorso dopo il tragico incidente alle Acciaierie Venete. Rinnoviamo, inoltre, l’importanza della partecipazione alla manifestazione nazionale del 9 febbraio 2019 a Roma contro la legge di stabilità appena varata che, fra le altre cose, taglia i fondi sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.”
Loris Scarpa, segretario generale della Fiom di Padova: “Quella della granigliatrice è una postazione usurante già segnalata all’azienda da tempo, vista anche l’età dell’operaio, ma purtroppo si è dovuti arrivare a questo incidente. Non è possibile che non passi giorno senza morti e feriti sul lavoro. Nei prossimi giorni, assieme alle altre organizzazione sindacali, valuteremo le iniziative locali da intraprendere per ridare dignità ai lavoratori nei confronti delle Aziende e della Regione Veneto, che non sta adempiendo agli impegni presi l’anno scorso dopo il tragico incidente alle Acciaierie Venete. Rinnoviamo, inoltre, l’importanza della partecipazione alla manifestazione nazionale del 9 febbraio 2019 a Roma contro la legge di stabilità appena varata che, fra le altre cose, taglia i fondi sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.”